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Acne: sintomi, cause e trattamento

L’acne è un disordine infiammatorio dei follicoli pilosebacei del viso e del tronco ed è molto frequente. Viene definita polimorfa a causa della contemporanea presenza sul volto di punti neri, papule e brufoli e può manifestarsi in età giovanile, al momento della pubertà, oppure più tardivamente in età adulta, in questo caso si definisce acne tardiva. In generale il fenomeno dell’acne ha inizio quando si forma un comedone o punto nero. Il comedone si sviluppa per ostruzione dello sbocco dei follicoli o pori della pelle. Segue poi una fase infiammatoria con papule rosse che possono diventare brufoli che si sviluppano solitamente sulle guance e sul mento.

Quali sono le fasi dell’Acne?

Le fasi di evoluzione dell’acne sono tre e sono caratterizzate rispettivamente dalla presenza dei seguenti sintomi:

  1. Comedoni (punti neri chiusi e aperti)
  2. Papule (elementi infiammati)
  3. Pustole (brufoli col puntino bianco o giallo).

In base alla sintomatologia prevalente l’acne può essere definita con diverse terminologie. Sentiremo parlare, ad espempio, di Acne comedonica quando prevale la presenza di comedoni o di Acne cistica quando a prevalere è la presenza di cisti.

Quali sono le principali cause dell’Acne?

I soggetti affetti da acne giovanile presentano una maggiore sensibilità allo stimolo degli ormoni.

In generale tra le cause che possono dar vita all’acne si trovano:

  • La familiarità (se uno dei genitori o entrambi hanno sofferto di acne)
  • Lo stress (l’acne può aggravarsi in caso di situazioni stressanti).
  • L’uso di cosmetici coprenti ed occlusivi.

Non vi sono cibi in causa per l’insorgenza o il peggioramento dell’acne. Molti sono gli studi scientifici che hanno indagato sulla potenzialità di scatenare o aggravare l’acne di alcuni cibi, principalmente quelli ricchi di zuccheri e grassi, ma nessuno di essi ha dimostrato una relazione causale.

Cosa fare in caso di Acne?

Per affrontare l’acne, è essenziale consultare il proprio dermatologo per individuare il trattamento più adatto alle proprie esigenze. Uno dei metodi di supporto che può essere considerato è il micropeeling, il quale promuove l’esfoliazione microscopica della pelle. Questo processo aiuta a rinnovare costantemente lo strato corneo, ovvero lo strato esterno più superficiale della pelle. Il micropeeling mira principalmente a mantenere liberi gli sbocchi dei follicoli piliferi, prevenendo così l’ostruzione che può portare allo sviluppo di comedoni.

Il trattamento micropeeling:

  • Alla sera applicare Glicosal Lozione, inumidendo un dischetto di cotone da strucco con una decina di gocce, passandolo poi delicatamente su tutto il viso o sulle aree del corpo da trattare (a volte l’acne può colpire anche altre parti del corpo come ad esempio il tronco).

Il prodotto non va risciacquato e va lasciato agire tutta la notte. Durante la notte infatti la pelle riposa e l’azione della lozione avviene in maniera indisturbata, rendendo quindi al meglio. I risultati si vedono dopo due mesi circa di trattamento costante. I comedoni si distaccano, le cisti si superficializzano, si aprono e poi si eliminano, le pustole si seccano.

Per lavare o struccare il volto senza avere sensazione di “tiraggio” durante il trattamento, si consiglia di utilizzare Base Lavante Eudermica detergente delicato, non schiumogeno, che non secca la pelle.

Come make-up si consiglia il fondotinta minerale Argillina Color che non penetra nella pelle, è traspirante e non inibisce l’azione Micropeeling.

Al mattino applicare Unguento Emolliente Estremo, in poca quantità e tramite molto massaggio su tutte le zone di secchezza o su tutto il viso.

Sconsigliate creme idratanti e i prodotti di make-up in crema, penetrando nei pori, tendono ad occludere la pelle, inibendo l’azione esfoliante della lozione e vanificando l’efficacia dell’intero trattamento.